Negli ultimi anni, Instagram è diventato molto più di un semplice social network per foto patinate o selfie al tramonto. Per le aziende, è ormai una vetrina fondamentale: racconta chi sei, cosa fai e – soprattutto – come ti relazioni con il tuo pubblico.

Eppure, nonostante la sua importanza, molte aziende continuano a usarlo in modo frettoloso o disorganizzato, commettendo errori che possono davvero compromettere la percezione del brand. In questo articolo proviamo a fare un po’ di chiarezza, elencando gli errori più frequenti che vediamo ogni giorno… e qualche consiglio pratico per evitarli.

1. Usare Instagram senza una vera strategia

Partiamo dalla base: avere un profilo aziendale su Instagram non significa semplicemente postare ogni tanto una bella foto del prodotto. Spesso vediamo profili attivi, ma senza un vero filo conduttore: nessun obiettivo chiaro, nessuna pianificazione, solo “presenza”.

Ma Instagram non è una gara a chi posta di più. È uno strumento strategico. Quindi, prima di iniziare, chiediti:

  • A chi voglio parlare?

  • Che tipo di contenuti interessano al mio pubblico?

  • Cosa voglio ottenere da Instagram?

Un piano editoriale – anche semplice – può fare davvero la differenza. Bastano coerenza, varietà e un po’ di costanza.

2. Bio trascurata, link dimenticato, foto profilo poco chiara

Il tuo profilo è il tuo biglietto da visita. E la prima impressione conta, eccome.

Spesso troviamo bio scritte in fretta, senza un messaggio chiaro. A volte manca addirittura il link al sito, oppure c’è un link rotto. E poi ci sono immagini profilo tagliate male, loghi illeggibili, nomi utente difficili da trovare.

Il nostro consiglio? Cura questi dettagli come cureresti la vetrina del tuo negozio:

  • Usa il logo in versione leggibile anche in formato piccolo

  • Scrivi una bio chiara e diretta, che dica cosa fai e perché dovrebbero seguirti

  • Inserisci un link funzionante e, se possibile, tracciabile (con Linktree, Campsite o simili)

3. Feed senza identità visiva

Instagram è visivo. Molto visivo. Se il tuo feed sembra un collage improvvisato di stili, colori e font diversi, l’effetto sarà confusione.

Un’identità visiva coerente rende il tuo brand riconoscibile al primo sguardo. Non serve essere dei grafici professionisti per creare coerenza: basta scegliere una palette colori, usare lo stesso filtro o preset, e magari preparare qualche template per i post informativi.

Vuoi un trucco facile? Guarda il tuo feed come se fosse la homepage del tuo sito. Ti rappresenta? È in linea con il tuo brand? Se la risposta è “non proprio”, forse è ora di sistemarlo.

4. Parlare solo di sé (e sempre in modo promozionale)

Instagram non è un catalogo. È uno spazio di relazione. Chi ti segue, lo fa perché vuole conoscere la tua azienda da vicino, non perché ha voglia di vedere ogni giorno un post promozionale.

È importante alternare i contenuti. Non solo “Compra ora” o “Scopri la promo”, ma anche:

  • Cosa succede dietro le quinte?

  • Chi sono le persone del team?

  • Quali problemi risolvi?

  • Quali valori guidano il tuo lavoro?

Parla alle persone, non solo ai clienti. Racconta storie, mostra il tuo lato umano, offri valore (anche solo con un consiglio utile ogni tanto). Sarà molto più facile creare un legame.

5. Ignorare Stories e Reels

Molte aziende si limitano ai post statici nel feed, senza usare le Stories o i Reels. Eppure sono i contenuti che oggi performano meglio, perché più spontanei, brevi, dinamici e facili da consumare.

Le Stories sono perfette per raccontare il quotidiano, interagire con sondaggi o domande, o lanciare una promozione lampo. I Reels, invece, sono uno strumento potente per raggiungere nuovi utenti, anche al di fuori dei tuoi follower.

Non devi diventare un influencer. Basta essere autentico e provare a comunicare anche con questi formati. All’inizio potrà sembrare complicato, ma con un po’ di pratica… diventano quasi divertenti.

6. Non rispondere a chi ti scrive

Questo è uno degli errori più sottovalutati. Un utente ti scrive in DM o ti lascia un commento sotto un post, e… nessuna risposta. Giorni di silenzio. Peggio ancora: visualizzato e ignorato.

Instagram non è un canale a senso unico. Le aziende che sanno ascoltare e rispondere sono quelle che costruiscono fiducia. Anche un semplice “grazie per il commento!” può fare la differenza.

7. Pubblicare… e poi sparire

La costanza è tutto. Non servono 20 post a settimana, ma un ritmo regolare sì. Pubblicare 3 volte in un giorno e poi sparire per due settimane crea solo disorientamento.

Meglio poco, ma fatto bene. Trova un ritmo sostenibile per te (una volta a settimana? Ogni 3 giorni?) e cerca di rispettarlo.

8. Non leggere i dati

Ultimo punto, ma forse il più importante: non stai analizzando come stanno andando i tuoi contenuti. E quindi? Come fai a sapere cosa funziona?

Instagram mette a disposizione degli insight molto utili, che ti dicono:

  • Quali post hanno ottenuto più interazioni

  • Chi ha cliccato sul tuo link

  • Quando sono attivi i tuoi follower

Leggerli richiede 5 minuti, ma ti permette di migliorare ogni mese.

Instagram può essere un alleato straordinario per far crescere il tuo brand. Ma solo se viene usato con consapevolezza, coerenza e un pizzico di creatività. Non serve essere perfetti: basta iniziare a comunicare in modo più autentico e strategico.

E se ti sembra di non avere il tempo o le competenze per gestire tutto da solo, una buona agenzia può aiutarti a costruire una presenza su Instagram che ti rappresenti davvero e porti risultati.

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